Se nascessi ora con la coscienza d’adulto… undicesima lezione Religione CSMA.
“Supponete di nascere, di uscire dal ventre di vostra madre all’età che avete in questo momento, nel senso di sviluppo e di coscienza cosi come vi è possibile averli adesso. Quale sarebbe il primo, l’assolutamente primo sentimento, cioè il primo fattore della reazione di fronte al reale? Se io spalancassi per la prima volta gli occhi in questo istante uscendo dal seno di mia madre, io sarei dominato dalla meraviglia e dallo stupore delle cose come di una «presenza». Sarei investito dal contraccolpo stupefatto di una presenza che viene espressa nel vocabolario corrente della parola «cosa». Le cose! Che «cosa»! Il che è una versione concreta e, se volete, banale, della parola «essere». L’essere: non come entità astratta, ma come presenza, presenza che non faccio io, che trovo, una presenza che mi si impone”. (L. Giussani, Il senso religioso, pp.139-140)
Così emerge alla coscienza la religiosità, come frutto dello stupore della realtà che c’è, prima di ogni altra connotazione.
Riprendere uno sguardo di bambino con gli occhi spalancati al reale, è l’inizio.
Qui il testo del Capitolo X de “Il senso religioso”:
Di seguito un video di grande bellezza, dal titolo VIVERE IL REALE, che partendo dalla situazione che abbiamo vissuto e viviamo, riprende il tema della scoperta del Mistero con immagini e suggestioni molto significative. È stato presentato al Meeting di Rimini nell’agosto 2020. Sul canale YouTube del Meeting la versione HD: https://www.youtube.com/watch?v=b5x4WLN8qzA&feature=emb_logo
Per finire: una canzone di Cat Stevens – Morning has broken (1971), sulla meraviglia di un nuovo giorno